Stromboli, lava più calda anche al di sotto della superficie

Un gruppo di ricercatori del Laboratorio per le alte pressioni e temperature di geofisica e vulcanologia sperimentale ha studiato i materiali raccolti dopo l'attività dello Stromboli del 29 agosto scorso per capire se le dinamiche dell'eruzione sono cambiate. Di solito il vulcano delle Eolie emette cenere e lapilli attorno quando lava a diverse temperature si incontra.
Il pirosseno è un detrito magmatico che ricorda quanto avviene nella crosta terrestre durante un'eruzione: il confronto con le informazioni che si riferiscono al vulcano nel periodo tra il 2003 e il 2017 ha messo in luce il cambiamento della camera magmatica posta al di sotto del cratere. Stromboli è alimentato da magma molto caldo a 10 km di profondità che salendo si incontra con quello più freddo posto a 3 km sotto la superficie terrestre, provocando le eruzioni. Negli ultimi anni, però, si è assistito a un aumento della temperatura del magma anche a profondità più basse e alla diminuzione del contrasto tra la lava della camera magmatica e quella che si trova lungo il condotto del cratere. "Questa scoperta - commerntano i vulcanologi dell'Ingv - è in relazione alle esplosioni della scorsa estate a Stromboli. Il nostro team sta studiando i prodotti vulcanici dell'ultimo anno per capire se il sistema di alimentazione del vulcano sia ulteriormente modificato".
Fonte: Ingv

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