Parco nazionale del Pollino, Lipu chiede la sospensione dei lavori alla centrale idroelettrica sul Frido

Lipu prende le distanze dal progetto per la micro centrale sul torrente Frido nel Parco nazionale del Pollino. Il Decreto regionale del 20 gennaio ha validato nuovamente il giudizio ambientale del piano di realizzazione dell'opera per la creazione di energia pulita, facendo ripartire gli interventi interrotti nel 2017. Il cantiere è stato sospeso perché  i lavori si sono discostati dalle autorizzazioni con conseguenti danni all’ambiente e disturbo alla fauna selvatica.
“La centrale idroelettrica verrebbe realizzata in piena Zona 1 ­– prosegue Stefano Allavena, vicepresidente della Lipu –, cioè zona di massima tutela, del Parco Nazionale del Pollino e all’interno della Zona di protezione speciale ‘Massiccio del Monte Pollino e Monte Alpi’  dove, tra le problematiche di conservazione menzionate dalla stessa Zps, vi sono proprio la costruzione di elettrodotti". Il progetto minaccia l'habitat dell'area protetta e mette a rischio l'ecosistema in cui vivono la lontra, il merlo acquaiolo e la trota fario. L'associazione ambientalista ritiene che, considerando la crisi idrica, sarebbe opportuno gestire fiumi e torrenti in modo da contenere il problema invece di promuovere lo sfruttamento a fini industriali. “La nostra richiesta – conclude Allavena - è dunque quella di fermare la realizzazione della centrale, per evitare ulteriori danni al patrimonio di biodiversità e al paesaggio e avviare una politica di tutela e riequilibrio ecologico che in questi tempi di cambiamenti climatici appare sempre più indispensabile”.
Fonte: Lipu

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