Terremoti, l'elio permette di identificare le aree in cui si è verificato un sisma
L'elio e i suoi possibili utilizzi per controllare le deformazioni delle rocce in caso di terremoti sono il tema di uno studio multidisciplinare dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e dell'Università di Palermo. I cambiamenti della crosta terrestre possono essere provocate dalle emissioni di sostanze gassose, associate alla sismicità. I terremoti si accompagnano alla fuoriuscita di gas, metano, anidride carbonica, azoto e elio, che si muovono nel sottosuolo fino a quando non trovano delle rocce più friabili che permettono la salita nell'atmosfera. «Il nostro studio - afferma uno dei ricercatori che ha partecipato allo studio - ha dimostrato che il trasporto di sostanze volatili attraverso la crosta può anche avere carattere episodico in funzione della deformazione dei volumi rocciosi associata alla sismicità».
L’emissione di elio è quindi un indicatore utile a monitorare i cambiamenti nel tempo delle deformazioni crostali in funzione della tettonica. Il gas può essere usato per riconoscere le aree in cui si ci sono stati dei terremoti.
Fonte: Ingv
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