Raffreddamento in condizioni di gravità, il test di Enea
Navicelle spaziali più efficienti col sistema di raffreddamento in condizioni di microgravità testato da Enea. Una tecnologia che si basa sul comportamento dei fluidi refrigeranti in circuiti chiusi a zero gravità, usando un sistema di controllo termico “two-phase cooling”. Si tratta di un metodo per dissipare il calore prodotto dalle apparecchiature elettroniche.
Le prove sono state condotte con apparecchiature sperimentali, l'impianto Microgravity boiling, dotati di sistemi hi-tech di automazione e sicurezza. Ha partecipato al progetto anche la startup ‘In Quattro’, che vuole impiegare il sistema two-phase cooling in altri mercati oltre a quello aerospaziale. L’ebollizione e la condensazione permettono di trasmettere il calore in modo funzionale in assenza di gravità e il metodo si presta bene alle esigenze delle navicelle.
Oltre alla tecnologia Microgravity boiling, Enea lavora anche all’orto hi-tech per coltivare verdure a bordo di veicoli spaziali.
Fonte: EneaLe prove sono state condotte con apparecchiature sperimentali, l'impianto Microgravity boiling, dotati di sistemi hi-tech di automazione e sicurezza. Ha partecipato al progetto anche la startup ‘In Quattro’, che vuole impiegare il sistema two-phase cooling in altri mercati oltre a quello aerospaziale. L’ebollizione e la condensazione permettono di trasmettere il calore in modo funzionale in assenza di gravità e il metodo si presta bene alle esigenze delle navicelle.
Oltre alla tecnologia Microgravity boiling, Enea lavora anche all’orto hi-tech per coltivare verdure a bordo di veicoli spaziali.
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