Protesi bioassimilabili per la malattie coronariche
Le malattie cardiovascolari si curano con le protesi bioriassorbibili. Enea ha realizzato in collaborazione col California Institute of technology uno strumento che espande i tubi polimerici in modo da tenerli aperti i vasi ostruiti e facilitare il flusso sanguigno. Queste protesi dovrebbero sostituire gli stent metallici usati per le malattie coronariche: realizzati in materiali come l'acido polilattico e il disolfuro di tungsteno e vengono riassorbiti dal corpo nel giro di un paio d'anni. La macchina è dotata anche di un misuratore che registra i parametri strutturali dei materiali con cui sono fatte le protesi. Un miglioramento anche per chi si occupa di interventi chirurgici, dato che gli scaffold sono più semplici da posizionare nelle arterie. La biocompatibilità dei materiali impiegati e la caratteristica di essere assorbiti dal corpo rendono le protesi di Enea sicure perché riducono il rischio di rigetto.
Fonte: Enea
Fonte: Enea
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