Confagricoltura, mappatura del grano italiano di qualità

Classificare i grani duri italiani in modo da certificarne la qualità. Confagricoltura collabora con l'Università della Tuscia alla mappatura delle produzioni nazionali per definire nettamente le caratteristiche che deve avere il grano da cui si ottiene la pasta. Sono stati individuati 18 parametri per catalogare il cereale in base ai centri di stoccaggio, ai mulini e ai metodi di lavorazione. Semplici indicazioni che permettono di comunicare agli operatori di filiera la qualità del grano duro. Il progetto è stato avviato da alcuni mesi, raccogliendo dati in sedici centri di stoccaggio in otto diverse province, complessivamente 77mila tonnellate di grano. Nell'annata agraria 2019-2020 si stima di ottenere le informazioni relative al 10% della produzione italiana. Il progetto è integrato alla creazione di una piattaforma digitale in cui trovare i dati e gli aggiornamenti sulla produzione di grano inviati dai centri di stoccaggio. Il Protocollo di intesa per certificare il cereale e rafforzare l'immagine della pasta italiana riunisce molte realtà che operano nel settore per un totale di oltre 40 miliardi di €.

Fonte: Confagricoltura

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