Buco dell’ozono più piccolo a causa del riscaldamento atmosferico

Buco dell’ozono più piccolo nel 2019. Quest’anno l’apertura nello strato di atmosfera sovrastante l’Antartide era di dimensioni insolitamente inferiori al solito e nel giro di pochi mesi si è quasi richiuso. Potrebbe sembrare una notizia positiva, ma gli scienziati che monitorano l’area ritengono che si tratti di un’anomalia, provocata dal riscaldamento dell’atmosfera. Un nuovo allarme, quindi, per il Polo Nord e l’ambiente che va verficato per evitare possibili danni all’uomo. I dati del Servizio di controllo dell’atmosfera Copernicus (Cams) forniscono una fotografia della situazione degli strati di gas che proteggono la Terra; di solito  il buso dell’ozono appare ad agosto, si ingrandisce fino ad ottobre e ad inizio dicembre sparisce. Quest’anno non si è più visto già a inizio novembre. Gli esperti concordano che per ricostruire lo strato di atmosfera attorno al pianeta occorreranno alcuni decenni.
Fonte: Enpa

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