Asma, più morti in periodi di siccità


I cambiamenti climatici incidono sul tasso di mortalità per asma negli Usa.
L’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica insieme al Cnr ipotizza che esista una correlazione tra le oscillazioni delle temperature e dell’aridità e il numero di morti per malattie respiratorie. L’attività industriale ha aumentato i fenomeni che incidono sulle condizioni metereologiche, incrementando l’effetto serra e l’inquinamento atmosferico e rendendo più frequenti eventi estremi come la siccità o le alluvioni. Col progetto Nextdata sono state messe in relazione l’asma e i cambiamenti climatici, trovando dei significativi riscontri. Negli Stati uniti le variazioni sono collegate alle temperature delle acque di superficie degli oceani Atlantico e Pacifico: tra 1950 e 2015 i casi di asma sono aumentati quando l’Atlantic multidecadal oscillation ha subito delle fluttuazioni. In media questo fenomeno si verifica ogni 44 anni. L’asma in Usa colpisce circa 20 milioni di persone e causa oltre 5.000 decessi l'anno. Il gruppo Cnr vuole realizzare lo studio anche nel Mediterraneo, aggiungendo dati epidemiologici sull’asma e altre patologie.


Fonte: Cnr

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