Cibo di strada, piacciono le specialità tradizionali
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Immagine di Stocksnap, Pixabay |
Caldo e voglia di trascorrere
più tempo all’aria aperta fanno incrementare il consumo di cibo di strada quest’estate.
Una ricerca di Coldiretti-Ixè rileva che il 69% degli italiani sceglie lo
street food perché pratico e poco costoso, soprattutto in occasione di feste e
sagre; anche i turisti apprezzano questa tipologia di prodotti, soprattutto se
legati alla tradizione della meta di soggiorno. La fanno da padrona piadina tra
le specialità tipiche le piadine, gli arrosticini e gli arancini, seguiti da hot
dog e kebab. Piacciono molto anche le olive ascolane, i filetti di baccalà
romano, la polenta fritta veneta, le focacce liguri e il pesce fritto.
Nei centri storici e nelle città spesso la varietà die prodotti è limitata per
offrire i cibi di strada più migliori, dal Sushi alla frutta esotica a quella
fuori stagione.
Vanno per la maggiore anche i centrifugati, i frullati, gli smoothies e i pezzettoni e la classica fetta d’anguria, scelte salutistiche che in questo periodo, complice il bikini, attirano. Il cibo di strada rappresenta un comparto in crescita dell’economia italiana, con 2.915 tra sedi di impresa, sedi secondarie e unita’ locali attive (+48% fra il 2014 e il 2019).
Vanno per la maggiore anche i centrifugati, i frullati, gli smoothies e i pezzettoni e la classica fetta d’anguria, scelte salutistiche che in questo periodo, complice il bikini, attirano. Il cibo di strada rappresenta un comparto in crescita dell’economia italiana, con 2.915 tra sedi di impresa, sedi secondarie e unita’ locali attive (+48% fra il 2014 e il 2019).
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