Ecomafie, ciclo dei rifiuti e agroalimentare i settori più colpiti
Racket degli animali, ciclo illegale del cemento e dei rifiuti e filiera agroalimentare sono i settori in cui si muove meglio l'ecomafia. Sono i risultati del rapporto di Legambiente sui crimini contro l'ambiente che nel 2018 sono diminuiti, passando da oltre 30mila a 28.137, con una diminuzione degli incendi boschivi. L'ecomafia è una fonte di business che crea un giro d'affari di 16,6 miliardi di €, più proficuo di 2,5 miliardi rispetto allo scorso anno.
Il ciclo illegale dei rifiuti è uno dei problemi principali (8mila casi) insieme a quello del cemento che raggiunge i 6.578 casi (+68%), considerando anche le situazioni di abusivismo, caporalato, tutela del lavoro. La contraffazione di prodotti alimentari è in crescita anche nel 2018 con 123 reati al giorno contro il made in Italy (44.795 casi) e un fatturato illegale di 1,4 miliardi. Gli animali selvatici rimangono nel mirino della malavita per la caccia di frodo e il commercio di pellicce con oltre 7mila casi nel 2018.
La legge 68/2015 sugli ecoreati ha contribuito a limitare le azioni illecite, soprattutto quando si tratta di inquinamento ambientale come l'abbandono di materiale radioattivo e l'omessa bonifica.
Sono quattro le regioni in cui l'ecomafia è più presente: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. La prima ha il numero maggiore di atti illeciti nel ciclo del cemento ed è tra le zone in cui è maggiore l'abusivismo edilizio.
Fonte: Legambiente
Il ciclo illegale dei rifiuti è uno dei problemi principali (8mila casi) insieme a quello del cemento che raggiunge i 6.578 casi (+68%), considerando anche le situazioni di abusivismo, caporalato, tutela del lavoro. La contraffazione di prodotti alimentari è in crescita anche nel 2018 con 123 reati al giorno contro il made in Italy (44.795 casi) e un fatturato illegale di 1,4 miliardi. Gli animali selvatici rimangono nel mirino della malavita per la caccia di frodo e il commercio di pellicce con oltre 7mila casi nel 2018.
La legge 68/2015 sugli ecoreati ha contribuito a limitare le azioni illecite, soprattutto quando si tratta di inquinamento ambientale come l'abbandono di materiale radioattivo e l'omessa bonifica.
Sono quattro le regioni in cui l'ecomafia è più presente: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. La prima ha il numero maggiore di atti illeciti nel ciclo del cemento ed è tra le zone in cui è maggiore l'abusivismo edilizio.
Fonte: Legambiente
Commenti
Posta un commento