Lavoro, positive le azioni di welfare aziendale
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Immagine di GraphicMama-team, Pixabay |
Da un'indagine di Censis ed Eudaimon emerge
che In Italia sono numerosi i casi positivi di welfare aziendale che migliorano
le condizioni dei lavoratori e aumentano la produttività dell'impresa. Su 7mila dipendenti
e operatori intervistati, l'80% ritiene positivo il fatto che sul lavoro ci siano
forme di tutela della salute dei lavoratori, supporto alle famiglie di chi fa
crescere l'azienda, i servizi per il tempo libero e smart working.
Un dato negativo è però rappresentato dalla quasi totale
mancanza di creazione di posti di lavoro rispetto ad altri paesi dell'Unione
europea come Germania, Inghilterra e Francia.
Alcuni ambiti professionali sono
caratterizzati dalla maggiore presenza di lavoratori di una certa fascia d'età: gli over 55
si trovano soprattutto nella pubblica istruzione, nella sanità e nelle
scuole, i millennial in alberghi, ristoranti e commercio. Rispetto al 1997 la
quota di giovani tra i 15-34 anni che lavora è diminuita, mentre è aumentata quella
con oltre 55. Il reddito individuale è cresciuto per i dirigenti e sceso per dipendenti
e segretati. Gli impiegati percepiscono ormai uno stipendio quasi livellato a
quello degli operai e sempre più lontano da quello dei responsabili delle aziende.
Si allunga l'orario di lavoro e spesso la
mansione è più dura; oltre 2 milioni di operai fanno i turni di notte e 4 milioni sono
impegnati durante le feste o ancora al di fuori delle otto ore. Ciò provoca
stress, disturbi alla salute e contrasti in famiglia.
Fonte: Censis
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