Manutenzione patrimonio culturale, lavoro per le imprese artigiane

Sono soprattutto le imprese artigiane ad essere impegnate nella conservazione e nel restauro del patrimonio storico-artistico italiano. Secondo le informazioni di Confartigianato la manutenzione di monumenti e strutture del passato - nel 2018 la penisola è il paese col maggior numero di siti Unesco, 54 - coinvolge un numero considerevole di imprese, quasi 550mila, di cui oltre 400mila sono composte da artigiani. L'Italia utilizza per le attività culturali lo 0,3% del Pil, meno della Francia che investe in questo settore lo 0,7% del Prodotto interno lordo nazionale. Nel triennio 2014-2016 le risorse economiche stanziate per i beni culturali e i servizi ricreativi ammontano a 7.130 milioni di euro. Le regioni che provvedono maggiormente alla manutenzione del patrimonio pubblico sono la Valle d'Aosta (1.433 euro pro capite), provincia autonoma di Bolzano (416 euro pro capite), Trento (323 euro), Lazio, Friuli di Venezia Giulia e poi Sardegna, Basilicata, Liguria, Toscana.
Resta il fatto che nel periodo 2009-2016 gli investimenti in questo settore siano diminuiti del 22% in tutto il Belpaese ad eccezione della Basilicata (+9,3%).


Fonte: Coldiretti

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