Epatite, dati accessibili con la tecnologia Blockchain

Un database condiviso ad accesso libero per i casi di epatite. La Piattaforma italiana per lo studio delle terapie delle epatiti virali (Piter) è il primo archivio digitale italiano che impiega la tecnologia Blockchain. Il progetto è stato presentato ieri durante un convegno svoltosi all'Istituto superiore della sanità. Le informazioni contenute nella banca dati diventano così accessibili a molti utenti, soprattutto centri specializzati nella cura di questa malattia, che possono utilizzarli per migliorare la diagnosi e la cura delle epatiti. Piter permette agli esperti di visionare le informazioni di cento centri specializzati e di oltre 10mila pazienti.
Con il sistema Blockchain, ogni nodo della catena di blocchi possiede una copia del database, aggiornata automaticamente ogni volta che la banca dati viene modificata. La sicurezza informatica è garantita, poiché se una copia non è riconosciuta dal sistema gli altri centri possono comunque ricercare le informazioni contenute.
Per rispondere alla richiesta sempre maggiore di tutela della privacy, gli Enti che hanno partecipato al progetto si impegnano alla trasparenza, in particolar modo richiedendo il consenso all'utilizzo delle informazioni personali ai pazienti. Possibile anche un rimborso per chi firma la liberatoria e acconsente al trattamento dei dati sensibili.



Fonte: Iss

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