Agricoltura senza pesticidi, rinnovata l'intesa Wwf-Federbio
Più ettari destinati all'agricoltura biologica e monitoraggio annuale della situazione agroecologica nazionale sono gli obiettivi di Wwf e Federbio per i prossimi anni. Le due associazioni hanno confermato la partnership avviata nel 2011 per promuovere i metodi di agricoltura sostenibile e senza pesticidi. L'accordo sarà valido
per il prossimo quinquennio per porre le basi per raggiungere entro il 2030 il 40% della superficie nazionale coltivata a bio. Questo tipo di agricoltura è considerata una soluzione per limitare i cambiamenti climatici.
Un accordo rinnovato considerata l'importanza crescente di questo settore a livello globale. Dal 2010 al 2017 le coltivazioni senza uso di sostanze chimiche sonno aumentate e l'Italia è tra i primi produttori di alimenti bio, dopo la Spagna. Nel 2017 gli ettari dedicati a queste colture nella penisola sono più di 1.900.000: Sicilia, Calabria e Puglia sono le regioni con più imprese biologiche.
In Unione europea quasi 300mila aziende operano in questo ambito, lavorando 12 milioni di ettari e creando un giro d'affari di 33,5 miliardi €.
Fonte: Wwf
per il prossimo quinquennio per porre le basi per raggiungere entro il 2030 il 40% della superficie nazionale coltivata a bio. Questo tipo di agricoltura è considerata una soluzione per limitare i cambiamenti climatici.
Un accordo rinnovato considerata l'importanza crescente di questo settore a livello globale. Dal 2010 al 2017 le coltivazioni senza uso di sostanze chimiche sonno aumentate e l'Italia è tra i primi produttori di alimenti bio, dopo la Spagna. Nel 2017 gli ettari dedicati a queste colture nella penisola sono più di 1.900.000: Sicilia, Calabria e Puglia sono le regioni con più imprese biologiche.
In Unione europea quasi 300mila aziende operano in questo ambito, lavorando 12 milioni di ettari e creando un giro d'affari di 33,5 miliardi €.
Fonte: Wwf
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