Tracce di Pet nel sale, Greenpeace chiede alle multinazionali di eliminare l'usa e getta


Plastica nel sale da cucina. A lanciare l'appello è Greenpeace che nella sua lotta alla riduzione dell'inquinamento da polimeri, ha trovato tracce di questi materiali anche nel comunissimo cloruro di sodio. Analizzando trentanove campioni di sale lavorato in vari paesi, l'associazione ambientalista ha trovato particelle di plastica di dimensioni inferiori a 5 millimetri nella maggior parte del prodotto, in particolare in trentasei saggi. Dall'esame al microscopio è emerso che nel sale che si trova in commercio sono spesso presenti frammenti di polietilene, polipropene e polietilene tereftalato (Pet) con cui si realizzano gli imballaggi e i contenitori per alimenti. Durante il processo di raffinazione il sale viene a contatto con macchinari con parti in questi materiali che finiscono poi nel prodotto finito.
Greenpeace ha contattato numerose multinazionali per chiedere di ridurre l'utilizzo della plastica negli imballaggi per evitare la contaminazione degli alimenti. Le bottiglie, ad esempio, se esposte a fonti di calore non garantiscono la conservazione del contenuto. Per partecipare alla petizione dell'associazione ambientalista sull'eliminazione dell'uso e getta clicca qui


Fonte: Greenpeace

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