Parchi pubblici, per terra mozziconi e plastica
Mozziconi di sigaretta, carta, bottigliette e lattine sono i rifiuti più comuni nei parchi pubblici italiani. In
media ogni metro quadrato ci si imbatte in tre tipologie di immondizia, materiali che sporcano le aree verdi cittadine.
La sporcizia viene lasciata in giro anche a causa dell'assenza dei bidoncini per i rifiuti o dei contenitori per la raccolta
differenziata, presenti solamente nel 13% dei parchi presi in considerazione dall'indagine di Legambiente. Quando collocati
regolarmente nelle aree verdi, i cestini sono spesso troppo pieni e senza copertura, motivi per cui i rifiuti cadono, dando quel senso di trascuratezza e disordine che impedisce di apprezzare i parchi cittadini. Il 60% dell'immondizia si
accumula sotto le panchine, in parte anche tra i cespugli.
I rifiuti raccolti in 71 parchi pubblici italiani coprono
oltre 7.400 metri quadrati, quasi sei piscine olimpioniche. Secondo “Park Litter 2018” il 40% dei rifiuti raccolti sono legati
al fumo, mozziconi, pacchetti di sigarette e tabacco, involucri di plastica dei pacchetti accendini, il 29%
a prodotti usa e getta, tappi di metallo e in plastica ma anche linguette di lattine, bicchieri di plastica, fazzoletti di carta. I
canali di scolo o i tombini ostruiti possono diventare un altro elemento che influisce negativamente sull'aspetto delle aree verdi
cittadine, provocando perdite e la stagnazione delle acque di scolo. Ad abbellire i parchi ci sono però le fontanelle, anche se in molti casi non funzionano.
Fonte: Legambiente
Fonte: Legambiente
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