Sanità, necessaria l'integrazione tra pubblico e privato

Per la propria salute gli italiani scelgono la struttura e i professionisti di fiducia. Il Censis ha analizzato il rapporto degli utenti  con la sanità pubblica e privata, riscontrando una netta preferenza (85%) per gli ospedali, le cure e il personale medico conosciuti e familiari. 
Il 35% degli intervistati  ritiene sia importante poter scegliere tra il servizio pubblico e quello privato, anche perché sono pochi, solamente il 6%, a ritenere che i nosocomi gestiti interamente dallo Stato offrano le prestazioni migliori.
I tagli tra il 2008 e il 2016 hanno reso meno efficienti gli ospedali, con 2,7 posti letto per mille abitanti, meno ricoveri e giornate di degenza. La sanità privata è invece riuscita con meno risorse a migliorare il servizio relativamente alle giornate di degenza. 
Tra i politici, il 63% è favorevole a un sistema sanitario che unisca le prestazioni pubbliche a quelle private; al Nord e al Centro Italia si pensa a incentivare con premi le regioni in cui la sanità offre migliori cure, mentre la proposta del Sud è di stanziare dei fondi speciali per i territori in difficoltà.
Si va sempre più verso una sanità pluralista capace di garantire cure adeguate e personalizzate, oltre a servizi di qualità.
Fonte: Censis

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