Le Startup innovative investono in ricerca e sviluppo
Sono realtà giovani e dinamiche le startup innovative italiane. La fotografia di queste aziende è stata presentata sul primo “Rapporto sulle startup 2016” realizzato dall'Istat e dal Ministero dello sviluppo economico: l'indagine ha coinvolto 2.250 imprese.
I soci hanno un'età media di 43 anni e sono in possesso di una laurea in materie tecnico ingenieristiche o economiche o di un dottorato; la maggior parte dei rappresentanti delle aziende svolge mansioni coerenti col proprio titolo di studio, conosce una lingua straniera e ha fatto anche esperienze professionali all'estero. Quasi tutte le startup nascono nella stessa regione in cui i i soci hanno lavorato. Nelle nuove startup c'è mobilità sociale e possibilità di crescita, in quanto solo un socio su 5 è figlio di un imprenditore. Al momento della fondazione, oltre il 70% delle imprese non richiede finanziamenti, ma viene formata coi soli capitali dei soci, mentre per realizzare interventi e ammodernamenti le startup di solito accedono al credito bancario e ai prestiti.
Le spese più rilevanti per le startup innovative riguardano la ricerca e lo sviluppo per migliorare il prodotto o il servizio e ammodernare il processo di lavorazione. Il 48,5% delle imprese dichiara di aver creato dei prodotti completamente nuovi. La metà delle imprese non tutela la proprietà intellettuale (brevetti). Tra le opportunità di finanziamento, le più note sono: il Fondo di garanzia per le Pmi, conosciuto da 9 aziende su 10, il credito d'imposta e gli incentivi fiscali per gli investimenti in capitale di rischio.
Fonte: Istat
I soci hanno un'età media di 43 anni e sono in possesso di una laurea in materie tecnico ingenieristiche o economiche o di un dottorato; la maggior parte dei rappresentanti delle aziende svolge mansioni coerenti col proprio titolo di studio, conosce una lingua straniera e ha fatto anche esperienze professionali all'estero. Quasi tutte le startup nascono nella stessa regione in cui i i soci hanno lavorato. Nelle nuove startup c'è mobilità sociale e possibilità di crescita, in quanto solo un socio su 5 è figlio di un imprenditore. Al momento della fondazione, oltre il 70% delle imprese non richiede finanziamenti, ma viene formata coi soli capitali dei soci, mentre per realizzare interventi e ammodernamenti le startup di solito accedono al credito bancario e ai prestiti.
Le spese più rilevanti per le startup innovative riguardano la ricerca e lo sviluppo per migliorare il prodotto o il servizio e ammodernare il processo di lavorazione. Il 48,5% delle imprese dichiara di aver creato dei prodotti completamente nuovi. La metà delle imprese non tutela la proprietà intellettuale (brevetti). Tra le opportunità di finanziamento, le più note sono: il Fondo di garanzia per le Pmi, conosciuto da 9 aziende su 10, il credito d'imposta e gli incentivi fiscali per gli investimenti in capitale di rischio.
Fonte: Istat
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