Pesticidi e scarti dell'industria inquinano le risorse idriche italiane
Siccità in molte zone dell'Italia in questo periodo (foto Di KoS - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1943174 |
La siccità di questo periodo pone l'attenzione su un altro problema delle risorse idriche della penisola, l'inquinamento da pesticidi. Nelle ultime settimane le scarse precipitazioni hanno abbassato notevolmente i livelli del Po e dei grandi laghi prealpini col conseguente invito a ridurre i consumi già annunciato in alcune zone d'Italia. Anche le sostanze chimiche usate nell'agricoltura contribuiscono a rendere poco potabile l'acqua. Dai dati del Rapporto nazionale dei pesticidi nelle acque dell'Ispra dello scorso anno si evince che le risorse idriche italiane sono spesso contaminate dai pesticidi: tra il 2012 e il 2016 l'inquinamento delle acque superficiali è aumentato del 20% e di quelle sotterranee del 10%.
Le contaminazioni sono però causate pure dalle industrie, specialmente quelle tessili e metalmeccaniche, o dalle discariche.
Per limitare i problemi della siccità Federconsumatori propone di intervenire regolarmente sugli acquedotti, in cui spesso si verifica dispersione d'acqua e di realizzare delle opere di divisione delle acque reflue da quelle piovane. La costruzione di vasche di accumulo è necessaria a sopperire al fabbisogno dell'utenza nei periodi di siccità.
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